e minaccioso, a condizionamenti e a schemi mentali che non sono veramente nostri e che ci mantengono imbrigliati al caos della nostra vita interna (anatomia e fisiologia del corpo) ed interiore (contenuti e schemi psichici).


Soggiogando la mente si crea un vuoto di pensieri e immagini inconsce e  scaturisce quel senso di unione, di integrazione professato dallo yoga;

si scopre quell'Ente che non è mente e che lo Yoga chiama il Testimone, l'Osservatore, quel punto di Coscienza che possiamo espandere sempre di più fino a risvegliare il nostro Sé spirituale, il nostro Atman e riemergere nell'indipendenza dello Spirito. Infatti ci ricorda Patanjali che l'Osservatore (o Atman) si identifica con gli strumenti dell'Osservazione perdendo il ricordo della vera Realta' Suprema.


Lo yoga e in particolare lo Yoga Classico di Sri Patanjali utilizzando un lavoro di interdisciplina, lavora a 360° sulla natura dell'Essere Umano ripristinando il suo sentire spirituale e universale. Per questo chi pratica yoga aspira e si dedica al risveglio del sentimento di partecipazione e di rispetto per la Terra e per tutte le creature che la abitano, sviluppa una attenzione e una sensibilità maggiore in ogni campo della sua esistenza, amplia le proprie conoscenze e consapevolezze attraverso la scelta di fare esperienza delle informazioni e delle conoscenze acquisite intellettualmente.

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Yoga, questa parola significa aggiogare, legare, unire...


Cosa dobbiamo quindi aggiogare? 


Prima di tutto la  nostra mente che vive continuamente in balia di 'modificazioni mentali' (vrittis), in preda ad un inconscio sconosciuto, misterioso

PREMAN (prema, premam)

e' il termine sanscrito che traduce l'Amore Unitivo, o Comprensivo.


Nei testi antichi di  tradizione Bhakti (Devozione) il Parama-Preman e' il Supremo Amore per il Divino.


Secondo il pensiero Krisnaita Preman indica l'Amore tra gli amanti divini Radha e Krsna, ma anche l'amore del devoto discepolo per Krsna.


Il Preman si differenzia dall'amore umano o Kama in quanto aspira alla totale dimenticanza di se' per la completa unione all'Amato divino, all'Uno  cosmico.